giovedì 15 agosto 2013

LE OSSA DI SATANA di Luis de la Higuera


Bisogna subito dire che il titolo, "Le ossa di Satana", così evocativo, così esoterico e pieno di implicazioni, è solo uno specchietto per le allodole. Mi sarei aspettato di leggere un bel romanzo (o anche un romanzo mediocre, a dire il vero non avevo alcuna aspettativa, mi rendo conto che il genere è povero di veri capolavori) pieno di soprannaturale, azione nell'ombra, intrighi oscuri, principi delle tenebre, cadaveri innaturali e così via, invece... mi sono ritrovato tra le mani un romanzo storico (non certo banale, però), sull'eterno conflitto tra scienza e dogmi religiosi.
Linguadoca, metà del 1600 circa: in uno scavo per una nuova chiesa, in un piccolo villaggio, viene ritrovato un colossale scheletro pietrificato che sfida tutte le conoscenze scientifiche dell'epoca. E gli uomini si accapigliano: due scienziati cercano una spiegazione razionale, le autorità ecclesiastiche si preoccupano delle implicazioni religiose, mentre le autorità civili temono i disordini sociali. Archeologia, botanica, etnologia, anatomia, religione. Tutto si intreccia intorno a queste inverosimili ossa. Una creatura soprannaturale? Un gigante? Un grosso animale antidiluviano?
Nonostante sia farcito di colti riferimenti, il romanzo scorre lineare senza intoppi e si legge in soffio, gli eventi si susseguono incalzanti, raccontati con un linguaggio semplice e veloce, mentre i personaggi sono delineati il minimo indispensabile. Gli amanti di Dan Brown e Ken Follett potranno trovare pane per i loro denti.

Luis de la Higuera, Le ossa di Satana, Piemme, pagg. 432, € 19,50

Nessun commento:

Posta un commento