Cosa
si prova quando una persona a cui si è legati da affetto profondo
viene coinvolta in un'indagine di polizia perché indagata di
omicidio? Le opzioni sono due: o ci si piange addosso o si lotta con
tenacia e determinazione smuovendo mari e monti per dimostrarne
l'innocenza.
Questo
è quello che ha scelto di fare Marcus Goldman, un giovane e
promettente scrittore nei confronti di Harry Quebert, il suo
professore e unico amico, la persona a cui deve tutto.
Facciamo
un salto indietro nel passato e precisamente nell'estate del 1975
quando una ragazza di 15 anni, Nora Kellergan, scompare
misteriosamente in una tranquilla cittadina americana. Per trent'anni
non ci sono esiti a questa brutta faccenda fino a che il cadavere
della ragazza viene trovato nel giardino del famoso e stimato
professore che viene subito accusato e imprigionato.
Marcus,
convinto dell'innocenza dell'amico, sente il bisogno di restituire
qualcosa alla persona che lo ha reso quello che è.
Il
libro è molto interessante. La scrittura è lineare e ben studiata,
anche se fa molti salti di tempo e luogo, l'autore segue un filo
logico molto gradevole. La genialità di questo libro è riuscire a
fondere alla perfezione due storie che si sono svolte a tanti anni di
distanza con la storia personale del protagonista. Dopo i primi
capitoli la trama si infittisce e non ci si può più staccare dalle
pagine.
I
personaggi sono ben delineati non tanto per i caratteri fisici quanto
per gli aspetti psicologici.
Consigliamo
questo noir agli amanti dell'investigazione e delle storie piene di
colpi di scena e suspance.
Joel Dicker, La verità sul caso Harry Quebert, Bompiani, pagg. 770, € 19,50
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